A
Tu che, mansueto, accosti l’esistenza ("GOOOL!"
di Tonino)
Tu che, mansueto, accosti l’esistenza
ai divinizzati patiboli, ai postriboli
dove pietà si offre come sottomarca dell’amore,
abbiamo un tumore
da recitare in due.
E ricordati,
io sono il personaggio principale
e tu la comparsa.
di Kosta
B
Mi ricordo... neve... neve… tutto
bianco… ("Neve"
di Enrica Paresce)
Mi
ricordo... neve... neve… tutto bianco…
tranne l'abito nero di mia madre.
Un tempo rattrappito
che chiamavo infanzia
scrutando stelle bambine
fuori della stanza
immaginando mondi
rotoli di pergamena
e io protagonista di una nuova scena
di Laura
C
Era mattina, appena che spuntata
‘Era mattina, appena che spuntata,
quanno che lei me s’è avventata addosso…
strillava, oddio, strillava… a più non posso
e nun ch’ho visto più: lo accortellata!
Nun cerco scuse mo’, dovete crede,
sor maresciallo, io… so ‘n’assassino:
che aiuto vôi che’ dà ‘n bicchier de
vino
se renne cieco pure a chi ce vede?’
Traduzione
Era appena giorno
‘Era appena giorno
quando lei mi si è gettata addosso…
urlava, oddio, urlava a più non posso
e ho perso il lume della ragione: l’ho accoltellata!
Non cerco scuse adesso, dovete credermi,
signor maresciallo, io… sono un assassino…
che aiuto volete che dia un bicchiere di vino
se rende cieco anche a chi ci vede?’
di Fargo
Infiniti silenzi esploro ("Sussurri
e grida" di Livia)
Infiniti
silenzi esploro
col mio incessante richiamo.
Pigro, rotola nel cielo di pietra
e mi ritorna intatto.
Nulla interrompe la luce perfetta e terribile
di quest'aria rarefatta
nel biancore immobile
che il mio mondo agghiaccia.
di Lucilla
Un tempo - brache corte, lunga fame ("Rotola
la vita" - di MariaLaura)
Un tempo - brache corte, lunga fame,
birille, pallonate, "figurine",
Natale schiaccianaso alle vetrine -
l'aria sapeva d'aria, di legname,
di pane, vino, gatti, d'erba e strame,
di fumi che in paciose serpentine
narravano tepori di cucine,
locomotive nere, sogni, brame...
di Tonino
Al fin del calar del sole ("L'ombra
lunga di Marie" di Teresa)
Al
fin del calar del sole
come ombra lunga mi distendo
del mio far vedo le gesta...
e quel gran fuoco svanir...
come pallida luce mi risveglio
nel cuor afflitto veggo...
e del mio far mi sento tormentato
di non esser più… cantato...
di Isi Bumbum
Opere d'arte, cascate poetiche
mi mettono gloria negli occhi e nei gesti
D’un disegno gettato alla follia di quest’aria.
Volteggio e sragiono
gridando e tu ridi
E poi un abbraccio
la cosa più forse soffusa del mondo:
Mi aspetto un tuo bacio almeno dagli occhi.
di Mario
La luce infranta bagna d’oro il
mare ("Luce
infranta" di Giorgio Maimone)
La
luce infranta bagna d’oro il mare,
una leggera cipria opalescente
dall’alto va a posarsi lentamente là
dove l’immenso incontra l’infinito
dove l’azzurro tenue si accende di smeraldo
lambisce calmo il taglio netto della costa,
nastro di terra chiara sdraiata sotto i monti,
simili a increspature sul morbido velluto verde,
e villaggi seminascosti nelle pieghe
come perline rotolate a valle.
di Pikkina
Alla finestra attendo ("Jerry
Lee" di Mario Robusti)
Alla finestra attendo,
ma l'attesa non è fatta
per l'uomo come me,
impaziente prima e poi.
Devo essere veloce
e veloce faccio
un copia e incolla
delle mie parole a te.
di Enriquez
Da un bagno di acido nitido emerge ("Oltre
l'inferno" di Isi Bum Bum)
Da
un bagno di acido nitido emerge
un occhio mentre il liquido sciaguatta.
La massa scura dei capelli chiude
a nord, come medusa, la figura.
Due dita sotto il liquido increspato
i tratti di una faccia che mi guarda.
La nascita e la morte si confonde
nel parto senza strilli di una foto.
di Giorgio
Mi scopro leggera a giocare coll’Acqua
Mi scopro leggera a giocare coll’Acqua
riassapora il mio corpo il piacere
nel blu trasparente
rimango a cullarmi
sorpresa /sospesa
appagata risalgo
con un rivolo rosso sul polso
brucia a contatto con l’aria la pelle graffiata.
di Sandra
Vento
copre il volto di capelli
Mani sulle orecchie
conchiglie socchiuse
ad evocare l'onde
Ricordi abrasi
dall'arenile autunnale
Le palpebre sipario calato
su scene di noia.
di Francesco
Nella sala d’attesa aspetto ("Le
ombre della sera" di Anna Maria)
Nella sala d’attesa aspetto
che passi di nuovo per me
il vagone della voglia di vivere
attendo con le mani abbandonate
e il cuore spento
fra le dita il biglietto consumato del tempo
di Enrica
Non so se avrò, se avrai altro pensiero
Se appena al limitare di un ricordo
Rapidamente te ne sottrarrai.
Centro del nostro sguardo come stella
Sarò, sarai per una volta ancora
Dentro alla notte che ci avvolge e abbraccia.
Un fragoroso imbarco avverrà all’alba
Un viaggio ed un naufragio avrò e avrai.
di Desi
Avevo il mare negli occhi("A
cianciolo" di Francesco Principato)
Avevo il mare negli occhi
e nelle mani polvere d'azzurro
La barca caricava i desideri
per portarli lontano
Lontano dalla torre
di Mondello dove restavo
- immobile polena -
a immaginare venti di bonaccia
di Annamaria I
Torni ad abitare le mie notti
Torni ad abitare le mie notti
come nel tempo che credevo spento
al fondo della memoria
Rivedo lo sguardo perso
gli occhi stretti su me
ricordi come cantammo
per tenere lontano il buio?
di Livia
Er Padreterno disse a Noè ("Diluviando"
di Kosta)
Er Padreterno disse a Noè :
“Fa' 'na barca granne granne co' li rami e co' le canne
poi ce spigni l'animali co' li piedi e co' le mani”.
Così Noè con grand'impegno tirò su l'arca
de legno
pe' poi di' ar Padreterno:
“Dio, come farò pe' la puzza de la capra e de la
vacca?”
Dio j'arispose: “Turete er naso e spala la cacca!”
Traduzione
Il Padreterno disse a Noè :
“Fa' una barca grande grande con i rami e con le canne
poi ci spingi dentro gli animali con i piedi e con le mani”.
Così Noè con grande impegno tirò su l'arca
di legno
per poi dire al Padreterno:
“Dio, come farò per la puzza della capra e della
vacca?”
Dio gli rispose: “Turati il naso e spala la cacca!”
Marcello
I loro corpi lenti in processione ("Madre"
di Lucilla)
I loro corpi lenti in processione
come le boe fluttuanti sulle onde
avanzano nei grandi corridoi
a gambe larghe con i fianchi stanchi
Tra luci basse e tiepidi sbadigli
cercano tutte un nuovo baricentro
mentre piccoli pianti intermittenti
le chiamano a raccolta nella notte
di Teresa
Tutti sappiamo che la vita("Rigare
dritto" di Enriquez
Tutti sappiamo che la vita
è una autostrada, ma solo in salita.
L’ inizio è ben certo, si vuol superare
chi, cosa??e poi dove andare.
Anche se vai più calmo arrivi sicuro,
tanto c’è una fine nel tuo futuro.
Allora se questa è la cosa sognata
a cosa vale la corsa sfrenata??????
di Tzsunami
Tra la notte e il giorno("Malerba"
di Lisa)
Tra la notte e il giorno,
tra lo stare e l'andare,
ho visto le Parche recidere
i fili che mi tenevano appeso.
Non giorno, non notte
più niente sotto l'ali
che vorticano l'aria
planandomi libero intorno.
di Vikkius
Il graffio di un treno sulla mia voce("Il
graffio di un treno sulla mia voce" di Sandra)
Il graffio di un treno sulla mia voce.
Dipingo il grigio dei giorni
che non hanno profumo.
Cado sulle parole
che scivolano lievi fra sassi e l'acciaio.
Cammino
in equilibrio sui miei occhi
aggrappata ai segreti dei miei sogni.
di Lisa
Scricchiolanti carlinghe fatiscenti ("Coccinelle"
di Marcello Vicchio)
Scricchiolanti carlinghe fatiscenti
ritardi, scippi e ciao valigia.
Scarafaggi, aracnidi, zanzare
zecche, cimici, cibi verminanti
gelide acque e sozzi sudari.
Dall’isola impossibile telare
intanto qui, tu sola impunita,
altri polli continui a circuire.
di Bruno
Z
Ludmilla,
( "Il
tempo del cielo" di Glob)
evanescente curiosa creatura d’oltrefrontiera
d’oltrericordo, d’oltre un patibolo di pantaloni,
come un militare senza licenza t’ho svirgolato senza preamboli
senza possibili pentimenti, senza cattivi pensieri.
Sorridevi arrotondando i seni con le mani.
Le mie mani schiacciavano il tuo cuscino , ai lati.
Perché non ci abbracciammo mai.
Neppure per lasciarci.
di Kosta