SERA
DI STUDENTE
Erano notti silenti sui libri
bagnati da luminarie ombreggianti,
materne con i fantasmi tra i legni
e tra i sogni, lasciati a giacere.
Si respiravano metriche e rime
con il loro amarognolo profumo,
sapore di soffitte d'altro tempo
riscaldate da illusioni gemelle.
Ogni verso scriveva il tuo nome
scolpendolo nelle mie utopie,
tu che amavi di nascosto le rose
ed ignoravi che fossero le mie.
E con gli sguardi tu eri il poeta,
io ti leggevo nel ricordo del giorno
adagiandomi carezzato dal sonno
con il domani negli occhi socchiuso.
La bicicletta lasciata nell’androne,
che si era fatta staffetta d'amore,
taceva ora, quasi stesse sognando
quei lastricati salpati correndo.
Ancora ci avrebbe accompagnati
nunzia delle estati barricadere
tra quell'eterno mese nostro di Maggio
e l'inverno delle sere a venire.
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L'AMANTE DEL POETA
Tu eri in Spagna, tu eri a Praga
tu eri accanto al tuo poeta
combatti e scrivi con lui, compagna
amante, cosi' sei detta, tu donna
Tu l'hai vissuto ancora imberbe
tu l'hai amato gia' fatto uomo
ieri su scogli d'amori estivi
e oggi sul treno tra due battaglie
Son tanti i volti che hai avuto
i nomi, le voci da lui udite
Parigi, l'idea tra due parole,
un bacio, concreta, di carne tu pure
Tu l'hai portato tra libri e lotte
ragazza, amica e oggi amante
segreta, tu resti oscura al mondo,
ma t'ama ancora, finche' e' poeta
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