Luc De Gandolphe nasce dall'incrocio tra la Rive (rigorosamente) Gauche e .un mercatinodi libri usati appena oltre il Pont Neuf. La sua vita di rivoluzionario, in preda ai fumi dell'assenzio lo porta rapidamente al naufragi, per cui è agevole pensare che quando la lista "Naufragi" si forma Luc de Gandolphe si trovasse già sul posto di vedetta. Da lì continua ad assisterci deliziandoci di poesie e racconti e domande senza possibilità di risposta alcuna. .

Un'autobio-Lucografia

Luca Gandolfi era uno di quei giovani che, nel primo Ottocento, sarebbero stati definiti "romantici e di generosi ideali". Inquieto e ribelle (a 24 anni era fuggito di casa), studente di facolta' umanistiche, era stimato e coltivato con ammirazione dai suoi docenti piu' aperti all'innovazione nelle lettere, al punto da essere a volte trattato come un assistente (e per una assistente aveva consumato una passione di alcuni mesi).

Con Acquaviva, una casa editrice underground, aveva pubblicato la raccolta di racconti "Anna e altri spettri meneghini" ed i romanzi "Sogni in prima pagina" e "Goccia del Baltico".

Fondatore di un'associazione culturale, "Le notti bianche", dove chiunque poteva entrare a parlare di letteratura e poesia, affiancava ai propri studi e alla stesura dei suoi primi scritti un fervente impegno nella sinistra radicale.

Alla sua vita non mancavano gli amori. Se i due piu' grandi, immortali, erano stati per una compagna di liceo e per una compagna d'attivita' politica e giornalistica (con quest'ultima aveva fondato una rivista studentesca e aveva partecipato ad un'associazione di volontariato per disabili), ora si divideva tra Elisabetta, studentessa di lettere a Parigi, Stefania, studentessa di Filosofia tra Milano ed Heidelberg, e Irene, giovane allieva arpista al Conservatorio di Milano. E poi c'erano Sonia, Susanna, Allessandra ed altre amiche che, quotidianamente, gli riempivano la giornata.

La sua casa era piena di amici fino a notte fonda, anche fino alla mattina dopo. Non concependo la proprieta' privata quando subentra l'amicizia, aveva lasciato una copia delle chiavi di casa sua agli amici, in modo che potessero organizzarvi feste o portarvi le amanti anche in sua assenza.

Improvvisamente, nell'estate del 1998, una distorsione spazio-temporale ha scagliato Luca Gandolfi in un universo parallelo, dove e' inserito in un ambiente piccolo-borghese, ha una moglie fissa e lavora come facchino e tuttofare in una grossa multinazionale. Da allora, con i suoi romanzi e con le sue poesie sta cercando di tornare a casa.