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Poesie di Giorgio

Contrasto e Paradiso


Un temporale a novembre? Si è visto mai? Ecco un po’ così tu sei
La luce arancio del tramonto che scende sotto il cielo temporale,
squarci di blu tremendo e vento freddo, ora infine piove, come piovi tu.
La pioggia batte un tempo jazz sui coppi al tetto sopra la grondaia
E poi si tuffa lesta nei canali che scorrendo la tracimeranno in strada.
Riflessi intensi di incenso, oro e blu disegnano un pensiero che sei tu.

Contrasto e paradiso
la luce ed i colori
E i sapori da gustare
Con lentezza e con amore
Slow love, lento amore
Contrasto e paradiso.

La domenica che muore mi ha coperto di colori dalle improbabili nuances,
il frusciare dei miei piedi sulle foglie calpestate come spazzole sul charleston,
un legno secco che si spezza è il colpo di rullante che precede il riff.
Non ho parole tutti giorni per raccontare gli spostamenti minimi del cuore
E non ho cuore a sufficienza per lasciarmi sempre andare nell’amore,
ma seguo i sogni che hanno sapore di terra, vino rosso e cibi sani.

Ho un mood aromatico, umor color cannella
Di noce moscata mi odorano i pensieri
Ho un mood aromatico
Di dragoncello e miele
Basilico di campo
Mi scorre nelle vene.


Qual è l'ora della poesia?

Qual è l’ora della poesia?
Le 5 a mattina?
La notte e un tocco?
Qual è il clima della poesia?
Una notte d’estate?
Una mattina di pioggia?
Come ci si veste per una poesia?
Elegante sfacciato?
Causale marpione?
Ci si appongono strati su pensieri calanti
Di cotone su lana su velluto e su seta?
Come si mangia in una poesia?
Bacon burger con chili?
Ostrichette e foie gras?
E soprattutto
Come si ama in una poesia?
Con struggenza ed urgenza?
Con lirismo e pietà?
Come non si potrebbe mai amare
Fuori da una poesia.


Opera d’arte


Delle donne mi piacciono i capelli
Sculture mobili sospese alla Calder.
Delle donne mi piacciono le gambe
Piegate e morbide da quadro di Dalì,
mi piacciono le idee che san volare
sospese in cielo come fosse uno Chagall.
Delle donne amo l’ovale delicato
I colli lunghi modellati da Modì
Amo gli accenni e le imprecisioni,
quel far confuso, direi quell’impressione
che le trasforma in chiazze di colore.
Delle donne amo la voce ad acquarello
O per converso i toni fondi e sussurrati,
pennello a china digital optical art.
Delle donne amo l’intelligenza acuta,
puntuta alla Matisse, sottile alla Manritte
o l’inquietudine quieta di un Hopper.
Io amo tutto quello che mi serve
A tratteggiare scale enigmatiche all’Escher.
Delle donne amo la schiena in sol di Ray,
le astratte geometrie che fa il pensiero,
i vuoti di De Chirico e fratello.
Come Rubens adoro il vezzo pieno
Delle curve che rosalbeggian sensuali,
lo sprofondo che diparte i seni ricchi,
come fosse una Madonna del Giorgine,
le ombre che le natiche disegnano,
dilatando tempi e spazi alla Botero.
Le donne che mi piacciono son quadri
Da unire con puntini numerati,
mistero immenso fede senza fine
da replicare in serie all’Andy Warhol.
Le donne e l’eleganza di Vettriano,
lo sguardo di Tamara de Lempicka,
le forma di una bagnante di Degas,
l’aria smarrita da fumetti Liechtenstein,
il sorriso che fa Flora al Botticelli …
Ah, Dio, che opera d’arte le donne!


Ragazza con le rughe

Ragazza con le rughe,
sottili segni attorno agli occhi
che evidenziano la tua bellezza.
Ragazza mia quei solchi
raccontan storie dalla vita
E trattengono i sogni derivati,

come ragnatele antiche
che impediscono di perdere
i succhi densi di memorie,
i succhi densi di memorie.

Ragazza dai fianchi stanchi
Su cui non smetterò di posar le mani
Né gli occhi sazi mai delle tue curve d’antan
E il movimento d’onda
Non cala, non promette bonaccia
Ma ottunde i sensi a ritmo ipnotico di sufi.

Ragazza che resti ragazza
Anche quando la ruggine
Inceppa i tuoi passi di danza,
inceppa i tuoi passi di danza.

Canta,
una nuova canzone canta
per i tuoi anni ancora da venire,
Canta,
sopra un’aria di danza canta
per gli anni che faran da base
al tuo lento fiorire.

Ragazza con le rughe,
segni di donna da combattimento,
tatuaggi, linguaggio di un corpo che vuole parlare..
La patina che vela
Lo sguardo intrigante di trucchi dell’età,
non è polvere che pesa, ma talco che si posa.

Ragazza spruzzata di neve,
di fiocchi bizzarri d’estate,
il tuo sorriso schiarirà
i tuoi riccioli in biondo..

Ragazza una matita
Ha segnato di canali i tuoi occhi
Non più filtrati dal vetro degli occhiali.
Ragazza una gomma
Sta sfumando i contorni precisi
In un’ “all’incirca” di grande valore.

Ragazza che resti ragazza
Anche quando la ruggine
Inceppa i tuoi passi di danza,
inceppa i tuoi passi di danza.

Canta,
una nuova canzone canta
per i tuoi anni ancora da venire.
Canta,
sopra un’aria di danza canta
per gli anni che faran da base
al tuo lento fiorire.