Coccolami
Con lo sguardo
Con le mani
Con la bocca
Con i piedi
Lasciati coccolare
Pelle contro pelle
Cuore contro cuore
Pensiero su pensiero
In un intreccio
Di sensi ed emozioni
Sfiorami
Ma fallo piano
Lentamente
Come acqua tiepida
Che lava via brividi
Di schiuma
E poi lasciati sfiorare
Dalle mie unghie morbide
Dalla mia pelle bianca
Dalle mie parole lievi
Appena sussurrate
E adesso stringimi
In un abbraccio
Fatto di delirio
E di passione
Di sogno e desiderio
D'incontenibile follia
-Sopra un foglio-
-Di carta e inchiostro-
Dove gli unici
Amanti
Siamo noi
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Poesia Jamesiana
E ancora
petali di vetro
e sogni empirici
rifrangono
frantumati
desideri
Scaglie
taglienti e
Ipossiche
cicatrizzano
Nel cerchio
di cento ore mute
T’ho visto delfino giocoso
Cercare il vento tra
Le onde
Ed io invece
Mai
Mai
Ti lascerò respirare
La mia aria
Azzurro fuoco
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Le tue mani, le mie e quel che sta
nel mezzo...
Dammi la tue mani.
Voglio sentirle scivolare
sulle mie
Voglio passare le unghie
sul tuo palmo e
intrecciare le dita
con le tue.
Togliti questa camicia
Che m’impedisce
di saziare gli occhi
piano piano.
E poi toglimi la mia
Che sta bruciando
forte
sulla pelle.
Lasciami respirare
il tuo profumo
mentre tu respiri il mio
su un bianco collo
di cigno.
Sfiora i miei capelli d’oro
mentre io
faccio passeggiare brividi
sulla tua schiena nuda
Adesso
Ti prego chiudi gli occhi
Ascolta le mie labbra
stordirti
fino a farti
Impazzire di desiderio
E poi trovarci
di nuovo insieme
lenti... lenti...
precipitando in noi
Sordi alla ragione
Nel silenzio d’un
bacio che ci scopre
ancora e ancora
ricominciare...
(Torna
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Haiku non canonico
Una ninfea blu dorme
Tra cristalli di ghiaccio
Sul lago passeggia
L'inverno
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Io, a piedi scalzi
Terra rossa e piedi scalzi.
Percepisco il contatto di microscopici granelli di sabbia cruda,
tra le
dita.
Il calore s'irradia dal tendine d'achille salendo su, sempre più
su, in un
brivido tiepido che mi scuote nel profondo.
Mi scaldo l'anima, accendendo di luce oro-rossa, pensieri grigi.
Ho voglia di vestirmi di niente. Di spogliarmi di te. Di regalarmi
nuda a
questo spazio immenso.
E piano lascio scivolare giù i pantaloni di lino bianco,
gonfi di vento
profumato di sole.
L'aria sfiora le mie gambe carezzandole piano. Lieve massaggio
drenante
antiveleno.
La camicia lunga e leggera, danza sui miei fianchi protestando.
Mi guardo intorno e vedo il nulla.
Apro con lentezza un bottone dopo l'altro e offro la mia pelle
all'azzurro
che mi abbraccia stretta.
Testa rovesciata indietro come una fontana dorata,
Protendo le braccia al cielo e invoco in me una briciola di serenità.
La vita mi tocca piano ma lascia il segno.
Nel buio delle mie palpebre abbassate sento il mondo precipitarmi
addosso.
E sono terra e luna, piante e fuoco. Sono notte luminosa e giorno
scintillante, sete ardente ed acqua sorgiva. Sono morte dolorosa
e
rinascita
di gioia.
Sono tempo e spazio.
Sono sguardo e musica, brace e cenere, castagne e vino.
Sono ruota e lente, carta e pietra.
E il mio vestito d'aria ha i colori della verità.
Semplicemente sia.
- Ottobre 2000, ayers rock - australia- James Glob
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Dimmi che non mi vuoi
basta basta chiudi quella finestra amore
non lasciamo entrare il vento freddo
tra le nostre lenzuola blu
voglio ancora castagne fuoco e vino rosso
accarezzarti con i piedi
intrecciare le mie gambe lunghe e magre con le tue
voglio essere bianco di luna su questo letto scuro
ustionarti con la mia pelle fino in fondo
voglio piagarti l'anima
arderti in gola
e adesso dimmi che non hai sete e non hai caldo
dimmi che non mi vuoi
ma dimmelo guardandomi negli occhi mentre io ti
sbatto in faccia i miei oro & malachite
e respiro con le mie labbra sulle tue
dimmelo adesso amore
dimmelo
se ci riesci