1
Est'ate
Cala l'estate
ad est
di un mare sporco di ricordi
le alghe a collegare giorni di sole
in un'unica scivolosa collana
rotolano sgranando pizzi.
Scricchiolano i grani di sabbia
in coro gracidante di castelli.
Camminano instancabili costumi colorati
oltre l'orizzonte di una vacanza infinita
il sole ritaglia cerchi
mentre rotolano i giorni sulla battigia.
di
...
2
Voglia
di mare
Voglia
di spiaggia
bianca e setosa
nuda di ombrelloni e radioline
Voglia
di erba bruciata dalla salsedine
di granellini che invadono la bocca
che percuotono le guance come la barba ribelle
di un giovane amore mai dimenticato
Voglia
di sale sulle labbra
odore aspro ma libero
che invade e passa oltre
tanto diverso da quello
dolcemente tossico del presente
umido di lacrime stantie
Voglia
di camminare lentamente
facendo i dispetti all'acqua chiara
mi prendi? non mi prendi?
Ma no, no, che non mi prendi!
Sperando di esser catturato
lambito e rinnovato dal suo gelido umore.
Voglia
di parlare con il vento
Che tanto le parole passano, volano,
e chi meglio di lui sta' ad ascoltare?
Il vento solo non ti dirà mai:
"Ma si, me l'hai già raccontato?"
Voglia
di fumo di legna bianca
nero di residui incomprensibili
da aspirare con cautela
come il passato da lasciare piano
su un guscio improvvisato fra le onde
Voglia
di mare nero.
Buio di sangue rappreso,
fermo ed estraneo sotto le stelle
pieno di invisibili misteri
mostri e miracoli
timore e canto nuovo di sirene
Voglia
di una nuova estate/inverno
che duri anni e secoli nel ricordo
di singole labili tracce sulla sabbia
mentre corri attraverso albe sempre uguali
verso l'orizzonte e l'abbraccio
tiepido e feroce
di una interminabile rinascita
di
...
3
Amore d'agosto
Mississipi
Blues
(Old good Alabama boys – Born South Music 1950)
I
miei baci sono tutti caduti per terra
nel silenzio
di questo inutile caldo di città
e il mio cuore
che ho lacerato con le mie stesse dita
trasuda una passione solitaria
in questa notte incandescente
di sudore e di zanzare
e vuota di te
come ogni notte
come ogni notte, amore.
Ma
forse tu non me lo avevi chiesto
e il tuo silenzio
che percepisco come fosse di parole
dice che il mio cuore
che ho lacerato con le mie stesse dita
è stato solo un dono disperato
un’inutile passione incandescente
gonfia di te
come ogni notte
come ogni notte, amore
‘77 Punk
(Dirty drunk and the rats – Blood and shit rec. 1977)
I
miei baci sono tutti caduti per terra
bavosi come lumaconi.
Stanotte mi scappava da pisciare
e ci sono scivolata sopra
sporcando pure il pavimento di sangue.
E’ Agosto.
Il marito è in vacanza
e l’amante pure, cazzo!
(E manco chiama, stronzo)
‘80
Dance
(Susy Capezzolo – Mondialcasa Music 1983)
CALDO
CALDO CALDO CALDO – I MIEI BACI SONO TUTTI CADUTI
PER TERRA (TUNZ)
CALDO CALDO – DOVE
SEI DOVE SEI DOVE SEI, LOVE
(TUNZ)
CALDO CALDO CALDO CALDO – TU NON LI RACCOGLI E NON TELEFONI.
(TUNZ)
CALDO CALDO - DOVE
SEI DOVE SEI DOVE SEI, LOVE (TUNZ)
CALDO CALDO CALDO CALDO – SUMMER NIGTH, MY LOVE (TUNZ)
CALDO CALDO - DOVE
SEI DOVE SEI DOVE SEI, LOVE (TUNZ)
Ndr:
I materiali ivi pubblicati sono stati faticosamente reperiti negli
archivi delle tre leggendarie etichette discografiche cui vanno
i nostri più sentiti ringraziamenti.
di
...
Sudore
Sembri
rugiada odorosa d'alba, di cristallo,
sospesa al sottile oro della bocca.
Goccia tiepida, opale misterioso,
sogno il piacere estremo che conduce a quell'incavo.
Goccia che mi guardi smarrita,
dal blu pigro di una sedia a sdraio, ignara
ti stringi al vuoto dentro l'acqua, e
poi ti schiudi con un guizzo sulla pelle bruna.
Io ti spio di nascosto, con lo sguardo sorreggo l'equilibrio,
e trattengo il fiato nello specchio di ogni tuo riflesso.
Grano di sale,
vorrei scioglierti sulla mia lingua, e
imprigionarti nel buio fresco della gola.
Succo d'agosto, trasparente vezzoso neo,
ti aggrappi all'angolo di un'attesa,
io aspetto,
mentre mi svesti al sole di ogni mio pudore.
E odio quel gesto distratto della mano
che ti sottrae alla mia passione silenziosa.
di
...
B4
Mi
manchi, mi manca il tuo mistero,
che ci legava tutti al tuo sapore di mare,
forse troppo americano.
Il tintinnio di una moneta sola,
e per creare la magia ci bastava un dito.
B4 era una semplice canzone, ma conosceva le parole
che l'imbarazzo non ci faceva dire.
Poche note e all'improvviso una mano s'intrecciava alla mia
fra una risata, un gelato e sedie a sdraio addormentate.
La bruttina, in disparte cantava sottovoce,
e con gli occhi sospirava un primo amore,
o di uno sguardo l'accenno di un rossore,
qualcosa da sognare poi, sui banchi della scuola,
e intanto
di nascosto, si guardava la maglietta,
che si ostinava a rimanere troppo dritta.
Era un fragore, un lampo, e
l'incantesimo finiva sulle luci stanche dell'ultima canzone,
una goccia di pioggia si posava malinconica sui tasti,
un saluto,
un ti scrivo sussurrato,
B4 risuonava una volta ancora in quella giovane estate
svanita troppo in fretta,
lasciando solo i nostri passi
sulla sabbia umida già di un altro autunno.
di
...
6
Estate
all'incontrario
E’
l’ora dei gabbiani sulla riva
e dei pesci volanti a pelo d’acqua.
Piccole onde lunghe parallele
la sabbia che con l’ombra si raffredda,
vento di mare sulle spalle calde
mentre raccolgo legni modellati.
Sorda,
sento soltanto i toni del mio vento.
di
Teresa.
7
Corpo
di calore
Il
tuo magnifico corpo che schiuma
Rabbia, sudore, organico amore,
Che si contorce e strapazza i cuscini
Lenzuola sfatte da giochi di corpi.
Di spinte tese ritmate dai lombi,
di onde brevi irradianti dai centri
di teli lievi ondeggianti per niente,
solo dei refoli spersi al tramonto.
Il corpo nudo cavalca sudato
Ma ogni goccia, ogni goccia che cade
Offre da bere al mio corpo assetato.
Sosta una lacrima sopra il tuo seno
E con la lingua la faccio cadere,
perché lo sai che di te voglio bere
tutti gli umori che porti con te.
Il tuo magnifico corpo che schiuma
Rallenta, stenta, si vuole fermare
Dal galoppare sfrenato sul mare
lenzuoli mossi, cuscini di piuma
Ma poi con l’ultimo guizzo sull’onda
Come un gabbiano ghermisce il suo pesce.
Sopra la cappa di caldo che impera
la tua conchiglia raccoglie il mio seme
di
...
Estate
imperfetta
Era
caldo era giugno era passione
era quel persistente stordimento
quello stato febbrile della pelle
era gioia era smania era sudore
era felicità quasi molesta
quel fondersi di labbra di parole
era l’arsura del mio scoglio nero
spruzzato dal suo mare di acqua fresca,
era dolce veleno nutrimento,
era, sembrava o forse assomigliava.
Era luglio era agosto era settembre
spenta l’estate, consumato amore.
di
...
"Salisburgo-Praga-Berlino-Cracovia-Budapest-Bratislava"
Ho
guidato l'estate dentro a una gabbia di sogni e paure. Sbraitava
all'inizio la voglia di amore, il sesso cercava colore da dare
alle pareti del cuore. Ma non l'ho seguita. Dapprima ho deviato
cercando poesie, poi i colori e le onde di ricordi passati. Infine
ho guidato, ho corso un bel rischio in mezzo al tagliente processo
di gioie che dovevo affrontare. Le foto che ho sono noie sbiadite.
Gli occhi di Anula un amore sbagliato. Eppure correndo, non ho
seccato la lingua. Certo il silenzio mi ha attanagliato, sentivo
la gomma calcare la strada, godevo del sole che sceglieva il colore
di un alba o un tramonto. Odiavo la pioggia e la goccia d¹amaro
che rendeva più vivi gli amori mancati. Mi sono abbandonato,
alla fine. A silenzi imperterriti e mezzi sorrisi, a conversazioni
impensate dalla gente normale, con folli e sordomuti di paesi
vicini. Adesso qui a casa il braccio di grigio mi stritola il
cuore. Aspetto di piangere quel che ho da dire. Aspetto tu dica
"Andiamo?", per risponderti dove. Tu so che dirai "Non
importa, andiamo."
di ...
Puer
Aeternus
Il
grano era d’oro purissimo
e io ero un papavero rosso.
I chicchi maturi agitati dal vento
erano cimbali arabi
erano voci di acqua
erano canti di donne.
Ascoltavo
in silenzio
il canto del grano
offrendo le mie mani,
una coppa,
a quella straziante pienezza.
Non
volevi sporcarti di vita.
Ma io non so essere altro.
Un papavero rosso,
una coppa
protesa al mistero del grano.
Danzavo
ondeggiando nel vento
la musica sacra del grano.
Il ventre rotondo,
una coppa
dischiusa da accogliere un seme.
Non
volevi sporcarti di vita
E lento hai girato le spalle
al mio cuore aperto,
una coppa
di terra, di vino, di pane.
(Il
grano era d’oro purissimo
e io ero un papavero rosso.)
di ...
E
tu mi hai ricordato Cala Sveva
E
tu m' hai ricordato Cala Sveva
e il tempo d'un' estate dal passo
allora epico ed ora frastornato.
E me l'hai ricocordata, ora,
passeggiando col gelato e nostra figlia.
Allora con in corpo quel Guccini
respirato accovacciati stretti
in quell'erba di prato
inzuppato d'incauta meraviglia
e poi ricanticchiato insieme
in quelle fughe con precaria
centoventotto blu.
Figli di qualcuno che aspettava,
allora.
Mai pensati.
Mai pensati, nessuno.
Solo noi.
Solo noi
affogati nella sabbia
e nel buio graffiato solo
dalla scia di remoti
e svampiti lampioni.
Solo noi
e la nostra voglia
ascoltata solo da ombre
d'ombrelloni chiusi.
Tra orme notturne
di nessuno
noi.
Il frascare indolente
delle onde
e noi.
Ed una mezza luna
che ti sgualciva
il vestito.
di ...
Virginea
estate, nei luccicanti rivoli ti perdi
in flottiglia di rondini ti sperdi ,
con l'illusione allucinata d'alberghi saturi
e spigoli di gelato al cioccolato e limone.
Carni avvampate e sguardi di imbecille voglia
si celano dietro sorrisi eunuchi
e prodighi d'interessata noncuranza:
occhiate di Ray Ban.
Magnifica estate, mistifica e munifica .
Senza vergogna di mensogna
sfianchi
otri di madri e mulini
giostre di bambini.
Trafitture di sabbia,
ferita da steli d'ombrelloni.
Il piccolo dominio dell'estate
si difende dietro il giornale solito.
A sera, scorre e cola
il colore nei vicoli
senza consuetudine,
senza continuità.
Tutto s' aggrappa a te ,
momento senza seguito,
e tutta la voglia
può finire - dissolubile -
nella siepe
di marroni gambe lucide.
di
...
Hugo
chiese di farsi seppellire in riva al mare
Almeno
da morto
Insegnatemi a nuotare
In riva al
mare
Seppellitemi
Lasciatemi
guardare
Le sardine, i pesci bianchi
Giocano soltanto
Figurandosi Balene.
di
...
L'estate
strenuamente ti stordisce:
ti stende istupidito in stratiformi
stille, ti stana e strepita se dormi,
se tenti di stroncarla ti stecchisce.
Di
drink a strippapelle t'arricchisce,
fra stinte sdraio e starnazzar di stormi
stonati, stolidissimi ed enormi,
stupranti con stridore che stranisce.
Ma
la sfati se sfuggi alla fiumana
sfollando, per sentieri non d'asfalto,
fra asfodeli sfiziosi e fauna sana
affaccendata
in sibilante assalto
a sfitti fusti lisi, in sfida arcana
a estate che sfarina in ciel cobalto.
Oh!
A mollo in mota e malto,
nel mallo di mattine illuminate,
rimirar rami d'oro in miti armate.
di ...
Hai
kuor d'agosto?
In verde posto,
polifonici grilli
in quel d'agosto.
Dolce
natura
s'addentra in occhi e cuori
e tutto cura.
Passerottino
solfeggia melodie
fin dal mattino.
Fitte,
sfiziose
ortensie blu-violetto
immaginose.
A
tutto tondo,
bell'odoroso tiglio
inalo a fondo.
In
vecchia baita,
di dure vite andate
il vento sbraita.
Svelte
formiche
perlustrano il terreno
in corse antiche.
Aria
ed uccelli
modellano in simbiosi
ali e stornelli.
Il
ruscelletto
canticchia suoni d'acqua
in bel falsetto.
Filtra
dal bosco
l'umbratile umidiccio
in fiato fosco.
Campeggia
in cielo
un sole altalenante
in nubi a velo.
Poi
ecco, in fretta,
stramazza l'acquazzone.
Oh, che disdetta!
Quest'Orinoco
dà schianto alla campagna
e guasta il gioco.
Saggezza
enorme:
sui fogli, mentre scrivo,
il gatto dorme.
E
l'uomo intanto
consuma nuove ferie,
in controcanto.
di
...
16
Amori
estivi
Non
è il tramonto
a colorare il mare di rosa
a fine stagione,
sono gli amori estivi,
faville, che lente s’afflosciano
per sfarsi e mutarsi in terriccio.
di ...
La
prossima estate
Sul
tetto di sempre, in estate,
ho visto la luna spogliarsi,
il mare rapire la vita,
le strade rubare i ragazzi,
le madri tornare da sole.
Dovrò
andare a Buda o a Pest
la prossima estate,
a levarmi le orme di dosso
e dissetarmi di acqua di fiume,
più dolce e per niente salata.
di ...
Lasciami
amare stanotte
Lasciami
amare stanotte
tra pesci e reti ammarate.
Rischieremo ami voraci
per saziare l'estate in noi
e tacere le voci straziate
da sogni di nero ammantati.
Lasciami amare stanotte
senza promesse bagnate.
Solleveremo gli ormeggi
prima del nuovo mattino
per allontanare la sabbia
di illusioni stinte e ripescate.
di ...
Batton
le tre
Un
moscone
Stanco
Abbandona l’orto concimato.
Il carro dei
Gelati
Rolla piano al suono della sua campana.
Un prete
Vecchio
Conta a passi il campo da pallone.
Io mi annoio
Solo come un cane
In attesa di un amore che verrà.
Una donna
Bionda
Lascia fiori al cimitero.
Un bambino
Triste
Guarda il muro per non piangere.
Un barista
Zoppo
Arranca dietro il settimo caffè.
Io, con 50 lire in mano,
cerco un record
in un flipper che va in tilt.
L’ubriaco
Oscilla
Tra le macchine che passano.
Il matto del
Paese
E’ nudo e non soffre la calura.
Nella controra
Il respiro
Esce rarefatto e si fa nuvola di nomi.
Persino il suono
Della ciance
Delle pettegole si spegne.
Io, sul letto,
con due mani tasto il mio potere
e vengo a ritmo con la campana delle tre.
di
...
Sotto
la sera opaca
Opaca,
la sera
sorprende i lampioni
che piegano luce agli occhi
e risacca all' udito.
Ti vedo dondolarmi
innanzi, solo spalle e camicia
sotto una luna scettica.
Appoggio il sogno
alla notte estiva
e cullo singulti
tra due incubi sfiorati
e due abbracci curvi.
di ...