1
L'amore nudo
Come
mi vuoi stanotte amore?
- Con una veste d’acqua di sorgente - tu mi rispondi
- una danza trasparente -
e poi aggiungi piano
- perché io, che sono terra,
possa al mattino rinascere nel tuo inizio.-
E tu…
tu come mi vuoi stanotte amore?
- Con una veste di vento di marina- io ti rispondo
- una nota solamente -
e poi ti sussurro appena
-perché io, che sono seme,
possa domani in te morire fiore.-
di
Lisa
2
L'angelo
francese
Alla
mia morte prendi dall’armadio
il vestito da angelo francese
quello elegante, da trasvolatore
sarà lui la mia vela per andare.
Tra
le sue falde c’è la mia passione
la tua risata, il tocco dei bicchieri
la vita frastagliata che ho vissuto
la tua mano adorata, lo splendore.
Sarà
viaggiare con un vecchio amico
una gonna che ondeggia, una parola
un’ampia tela bianca, una memoria.
Un frusciare di vita nella morte.
di
Ida "Teresa" Campagnola
costrutto
fu' un istante...
della mia forza il vezzo...
portar di te il nodo
a cinger la cabeza.
compagno di fatica
a simbolo ti ergi
del nome mio... bandiera
compagno mio diletto
da tutti conosciuto
su valli dossi e monti.
e grida urla e pianti
come segnale in testa
alzarsi sulla schiena
ad affrontar la festa
e di mattini nati
al mio goder felice
di sfida gia capita
aprire il mio sorriso
di
pausa il silenzio...
il buio nella mente...
sopir l orgoglio e tutto
vacillar nel dubbio...
e grida urla e pianti
come chimere ardenti
goder di quei momenti
sperarli... mai finiti
un giorno maledetto
veder cader la vita
di
... Isi ...
Capodanno
avevo
indossato qualcosa di rosso
lo sapevi
per te avevo indossato
negligé e culotte scarlatte
eppure ti sei sbronzato
e fottuto, ora dormi?
Ma non avevo indossato qualcosa di rosso?
di
Bruno Giuliano
Che
scarpe mi metto?
Domani
fascerò i miei fianchi con lacci e stoffe
per incontrare nel tuo sguardo
(fontana del tempo)
il mio essere donna.
Disegnerò linee sul mio viso, come insegnano alla televisione.
E appenderò alle orecchie
ghirigori d’argento e lapislazzuli
perché entrino in risonanza
con il contorno azzurro
dei pozzi scuri
con cui ti guardo
e da cui mi guardi.
(donna solo per un’ora)
perché allo scoccare della mezzanotte,
sorridendomi
dal bordo del marciapiede,
ti
trasformerai in un cane da passeggio.
Ed io tornerò a casa zoppicando
perché dall’angolo del mio occhio destro
sarà caduta una scarpetta trasparente
con tintinnio di cristalli
sparsa in frammenti sull’asfalto.
E tu tranquillamente
tirando un po’ il guinzaglio
sulle schegge della mia anima
alzerai la zampa.
di
Paola "Arancia"
Donna
Un
collant smagliato dalla vita
alla coscia libera carne e sangue
Ginocchia dischiuse al soffio dell' esistenza
Sotto il tallone oscuro
il peso del tempo schiacciato.
di
Francesco Principato
7
Io
e te una cosa sola
Mi
piace accarezzare la tua gamba senza peli
E scivolare sempre più su
Sfiorandoti appena
Aderendo alla tua pelle
Io e te una cosa sola
Ed io ti scaldo
Ed io ti avvolgo
Ed io ti proteggo
L’estasi è solo per un attimo
(Un attimo sublime)
Che poi mi dimentichi
E mi nascondi
E mi offendi
E mi gratti il prurito della carne.
Io e te una cosa sola
E io non sono più
Nei tuoi pensieri
Sotto a quei pantaloni alla moda
A loro vanno i complimenti degli uomini che incontri
Poco si curano di me
Mi sfilano in fretta, mi accartocciano al pavimento
Mi fanno male
Ma è il momento più bello
Perché so che presto tutto ricomincerà
Non puoi farne a meno
Ed indosserai di nuovo…
Lentamente…
La tua calzamaglia di lana.
di
Sissotta
Morbido,
serico e flessibile,
scende giù
sulle tue spalle livide.
Scivola
flessuoso lungo gli amori,
scopre
ambo le scapole e le ascelle.
Brivido
percorso da corrente,
fluido
scorrazza in mezzo ai seni.
Vivido
il colore che lo accende,
in contrasto
col biancore della pelle.
Vivo ti
carezza e struscia sulle gambe
Come mani
dalle vibrisse penetranti.
Cade a terra
e finisce il turbamento:
la voluttà di uno scialle in seta pura!
Titolo:
Uno
scialle in seta pura
di
Giorgio Maimone
Primavera
Vestirsi
di chiaro ed affrontare
di nuovo il mondo
sapendo che il catrame
non potrà oscurare
la gonna appena uscita dal tintore.
di Enrica Paresce
Strip-Tease
"Entra-
dicesti -togliti il cappotto"
La sera era un residuo luminoso
e placidi sostavano gli uccelli
sul filo del bucato.
La stanza era vestita di penombra
solo spezzata da un lume liberty
e mi dicesti :"ecco la mia reggia
che aspetta solamente una sovrana"
Caddero così le prime attese
sul mio vestito rosso di pudore,
cadde il tuo sguardo sulla scollatura
e si infiltrò nel solco del mio seno.
Finirono le calze sul divano
le scarpe riposarono per terra
e quando fu rimosso ogni indumento
"ecco- ti dissi -di me fa' quel che vuoi"
E in questa scena da fotoromanzo
Finimmo a sbellicarci dalle risa.
di
Anna Maria Bonfiglio
Svelamenti
Velo
di sposa
Velo di chiesa
Lieve rossore
Di donna in preghiera
Si posa sottile
Si impiglia violento
Si anima lento
Di mille passioni
In lotta costante
Velo
di vergine
Velo d’amore
Strappato con furia gelosa
Pestato deriso
Sofferto diviso
Imbrattato di mutevoli
Ingannevoli umori
Velo
di donna
Di schiava guerriera
Brillante diadema
D’orgoglio agganciato
All’ultimo cappio
Sostiene la linea del collo
Si posa leggiadro
Al confine di sguardi decisi
Si anima lieve di imposti sorrisi
E
muta di pelle
Di segno
Di cuore
Fa fitta la trama di incerto destino
Ribelle nasconde un chiuso dolore
E’ velo di madre
Di donna in amore
Impasta
parole di terra
Di fango e di sangue
S’impregna malvagio
Di antichi profumi
Poi cede all’uguale passare del tempo
Scivola lento
Rivela impudico
Il bianco di un capo
Che ostenta fierezza.
E
come la rezza
Strappata dall’alto
Di un’onda ineguale
Lacero e straccio
Ma forte e gagliardo
Muffito e giallognolo
Ma pregno di cuore
Conclude la storia
Di donna vissuta…
Avverso al silenzio
Ostile alla morte
Fedele alla vita
di
Maria Laura
12
Ti
hanno rubato le scarpe...
e
mi guardi storto, quasi fossi io
quello mezzo nudo nel deserto.
quello incompreso
fra la gente
che guarda storto la tua pelle
che stoppa il naso per l'odore
quasi marcio della stoffa.
Amico
posso chiamarti così?
I tuoi stracci
sono umidi
(fra gli strappi della stoffa
si è incagliato un fiore fragile)
La mia giacca
troppo calda...
Ma questa gente mi trascina
con i suoi giudizi senza appello.
Non puoi punirmi.
Non ho fatto.
Ma ti prego
un paio d'incubi nel freddo
voglio portare al posto tuo.
di
Mario